Las mejores pizzerias sin gluten en Roma:( segûn foros de Romanos pongo por orden de preferencia)
Lievito 72
Mangiafuoco
Pag we senza glutine a Roma
¿Participas?
¡Nos gustaría saber tus sitios secretos! Si te animas envía mail a susivine@hotmail.com y te autorizaremos como autor o si lo prefieres envía el texto y lo publicaremos en tu nombre.
viernes, 21 de julio de 2017
sábado, 11 de marzo de 2017
Venezia low cost
venezia low cost. Dònde comer
En este link encontrareis un listado de restaurantes a buen precio
Venezia 2: comer bueno y barato
8/ la bagatela
Fondamenta delle Capuzzine 2925 , Cannaregio. Chiuso Lunedì e Martedì.
Il Guardian si aggiudica un altro punto: la zona è giusta, dietro al Campo del Ghetto Nuovo c’è tutta una serie di bacari e ristorantini autentici che vale la pena provare.
Durante il giorno i tavolini sono presidiati dagli anziani che giocano a carte e bevono vino, la sera la faccenda si anima, anche se spacciare la zona per “il centro della notte veneziana” come fa il Guardian è fuorviante.
Da quelle parti è preferibile cenare all’Anice Stellato (Fondamenta de la Sensa, 3272), appena un ponte più in là.
Se l’obiettivo è solo “spendere poco” allora i club sandwich di Lele de La Bagatela sono perfetti, inoltre il locale è uno dei pochi in città con la cucina aperta anche dopo mezzanotte.
9/osteria ai osti
Corte dei Pali Testori 3489, Cannaregio. Chiuso domenica.
A Venezia griderebbero allo scandalo: il Guardian è passato accanto all’Osteria Ca’ D’oro, da tutti conosciuta come “Alla Vedova” (Cannareggio, 3912), e ha preferito andare altrove.
Certe cose non dovrebbero essere permesse ai turisti, che noi veneziani siamo deboli di cuore. E’ vero, Ai Osti c’è il menu operaio, ma Alla Vedova ci sono le polpette.
E nel cambio, credo, ci si guadagna.
10/ogio
Campo dei Gesuiti, Cannaregio. Chiuso domenica.
Il giornalista del quotidiano inglese mi sorprende per la conoscenza profonda dei riti veneziani: con Ogio cita uno degli spot artistici meno conosciuti: il Convento dei Crociferi, di recente aperto alla città per le giornate del F.A.I.
Ogio, il ristorante ricavato in una zona del convento, ha anche una sala caffetteria, aperta tutto il giorno, che propone un pranzo a 8 euro a base di pasta.
Il ristorante vero e proprio invece organizza cene a tema anche nella infame versione “con delitto”, e concede le sale per eventi e matrimoni.
En este link encontrareis elbtexto original con varias entradas como" dònde comer en Venezia como un estudiante( gastando poco),y dònde comer en Canareggio o santa crocehttp://www.dissapore.com/grande-notizia/ristoranti-venezia-10-bacari-per-mangiare-bene-spendendo-poco/
Momondo también tiene una entrada a restaurantes
Y Aqui un listado de 2015 de una web italiana clasificando restaurantes por zonas
Y en Esta web te explican lo que es un Bacaro y un listado con los mejores
En este link encontrareis elbtexto original con varias entradas como" dònde comer en Venezia como un estudiante( gastando poco),y dònde comer en Canareggio o santa crocehttp://www.dissapore.com/grande-notizia/ristoranti-venezia-10-bacari-per-mangiare-bene-spendendo-poco/
Momondo también tiene una entrada a restaurantes
Y Aqui un listado de 2015 de una web italiana clasificando restaurantes por zonas
Y en Esta web te explican lo que es un Bacaro y un listado con los mejores
Venezia.Comer bueno y barato
Via Garibaldi 1135, Castello. Chiuso domenica.
Okay, al Guardian piace vincere facile: Castello e la zona dell’Arsenale sono tra le meno turistiche (che poi vuol dire le più economiche) della città.
Menu fisso a pranzo con 13 euro diviso in due turni: in quello delle 12 è impossibile entrare anche con raccomandazione, perché il locale è preso d’assedio dagli operai, i più misantropi tra i veneziani. Se non si appartiene alla categoria è meglio optare per il turno delle 13.
Cosa si mangia: polenta e baccalà, risi e bisi, spaghetti al nero, zuppa di pesce (su prenotazione).
2/al bottegon
Fundamental Nani 992, Dorsoduro. Chiuso Domenica.
Sfatiamo un mito: non c’è nessun veneziano che pranzi con i cicchetti. Il cicchetto nasce con la funzione fondamentale di estinguere la fame chimica ed evitare che la sbronza arrivi troppo in fretta, quando si fa il giro per bacari a colpi di calici di vino.
Al Bottegon però è un’ottima scelta, perché è un locale storico dall’insegna centenaria (a pensarci bene, anche un po’ ironica) “cantine vino schiavi”, e perché è l’unico locale dove cicchetto significa crostino.
Al Bottegon c’è un bancone che espone centinaia di crostini con i condimenti più incredibili, però quello che lo fa essere, letteralmente, sulla bocca di tutti, è il leggendario tonno e porri.
3/ le spighe
Via Garibaldi 1341, Castello. Chiuso Domenica.
Da veneziana, devo ringraziare il giornlista del Guardian per avermi fatto conoscere Le spighe, anche questo così fuori dai circuiti che me l’ero perso anche io.
Andrò presto a trovare l’eterea Doriana che cucina vegano, fa pagare il cibo a peso e accomoda tutti attorno allo stesso tavolo.
Dicono che spesso alzi gli occhi al cielo estatica, senza mai perdere la calma anche nei momenti di calca. Doriana, ti prego, adottami.
4/dalla Marisa
Fondamenta di San Giobbe 652B, Cannaregio. Aperto tutti i giorni a pranzo, a cena solo dal martedì alla domenica.
Non c’è studente universitario a Venezia che non abbia sperimentato le coccole dalla Marisa che accoglie tutti con un ben assestato: “cossa ti vol?” (cosa vuoi?) e poi parte in quarta con l’elenco delle cose che ha pronte quel giorno.
E’ uno dei pochi posti dove non si mangia solo pesce, quasi ogni giorno si trovano pasticcio, pasta al ragù, coniglio arrosto e varie pietanze da pranzo italico della domenica.
La forza della Marisa è il prezzo: ha ragione il Guardian, a pranzo si mangiano primo e secondo con 15 euro.
5/osteria alla chiurma
San Polo 406. Chiuso domenica.
Occhio a questo suggerimento, suggerire il posto giusto persino nel bailamme del Mercato di Rialto è roba da Premio Pulitzer.
La Ciurma è un bacaro famoso per i cicchetti fatti in casa, soprattutto il baccalà mantecato e, in questa stagione, i fiori di zucchina fritti.
Se fossi stata con il giornalista del Guardian, però, l’avrei portato nella vicina Cantina Do Spade (San Polo, 859), perché lì i fiori fritti li riempiono di baccalà mantecato e sono squisite.
6/pasticceria bar puppa
Calle dello Spezier 4800, Cannaregio. Sempre aperto .
Con questa scelta il Guardian mostra l’animo nordico e cosmopolita: la pasticceria rilevata dal bengalese Masud Rahman e convertita in cicchetteria italo-indiana non sarebbe mai entrata nel circuito di locali scelti da un veneziano.
La maggior parte degli isolani che conosco nemmeno sa pronunciare “samosha”, e l’isolano, diffidente per nascita, rifiuta di ingollare quello che non sa pronunciare.
7/palazzo Franchetti
Campo San Stefano 2847, San Marco. Chiuso sabato e domenica.
Più che a Venezia sembra di essere a Milano, quando succede resto perplessa, addirittura mi offendo. Ecco perché non ho mai messo piede nella caffetteria di Palazzo Franchetti, il cui business lunch propone per 15 tonnellate di pasta, riso, pollo e verdure servite a buffet.
Il posto però merita, perché è ambientato in un palazzo storico, per il giardino segreto e per l’affaccio sul Canal Grande.
Avendo fame, meglio oltrepassare il Ponte dell’Accademia e dirigersi verso Campo Santa Margherita: in 5 minuti si materializzano una decina tra bacari e caffè, senza considerareIl Doge, tra le migliori gelaterie di Venezia, e Pizza al Volo, per un trancio da gustare mollemente adagiati sulla vera da pozzo al centro del Campo.
8/
sábado, 21 de enero de 2017
Zhou jia jiao(Shangai) por Natalia Harpigny
Links ûtiles a esta visita
un dia en el polo
Travel China guide
Hola, he ido acompañando a mi marido en la línea de fin de año a Shangai (también han venido mis hijas de 8 y 10 años) y hemos estado en Zhou jia jiao, uno de los pueblos de agua cercano a Shangai.
Hay otros pueblos cómo Zhouzhuang o Suzhou, que también tienen canales, pero están más lejos y son más grandes, había que coger tren y la estación tambien era muy grande y nos pareció más complicado, porque allí ,cuesta mucho entenderse. Brujuleando en internet, me pareció que Zhou jia jiao,tenía el tamaño adecuado para visitarlo por nuestra cuenta.
Ir a este pueblo es muy sencillo, se coge un taxi en el hotel(unos 3 euros) y se le enseña la foto que os adjunto. Os va a parar en la parada del autobús número 3 (que es el que va a Zhujiajiao) no tiene pérdida (aunque ponga estación es solamente una parada en la calle).
Para aseguraros, le enseñáis el cuadradito 3 de la foto que os mando o comprobais que los caracteres que están encima del horario, en la foto , sean los mismos que pone en el autobús.
Tras unos 45-50 minutos de trayecto( si hay atasco el autobús va por el arcén), llegáis al pueblo. La estación de autobuses muy pequeñita y solo tiene una salida. Allí veréis que en la puerta hay bicicletas de esas con conductor(Rickshaw). Por 2 € , cogimos una, más que nada para que nos dejara en el centro del pueblo y no tener que andar dando vueltas para encontrarlo y así de paso veíamos el recorrido para la vuelta. El trayecto dura unos 5 minutos.
Fijaros desde la bicicleta y a mano derecha ,veréis al pasar la oficina de turismo.
Las bicicletas os dejarán un poquito más hacia delante, volver andando a la oficina de turismo y allí en la puerta(fuera de la oficina) hay unas señoritas en una mesa que te venden entradas para los distintos lugares de visita en el pueblo.
El pueblo se puede visitar gratuitamente y pasear por sus calles, pero comprando la entrada más cara 80 CYN.. unos 10 € puedes entrar en 9 sitios y además incluye el paseo por el canal. La verdad que merece la pena porque si coges una sola atracción más el barco ya son más de 80. Os dan una cartulina con las entradas troqueladas y las van arrancando según visitéis, si tenéis duda con alguno de los sitios que os vayáis encontrando, con enseñar la cartulina os vale,si os arranca una pestaña,podéis entrar,si os lo devuelve sin cortar,no se puede (ja,ja,ja).
Con laventrada, se pueden visitar, unos jardines chinos que son muy bonitos y bastante amplios, unos cuantos templos, una farmacia , la oficina de correos... y subirse a uno de los barquitos que circulan por el canal. Antes de subir unas señoras os ofrecerán unas bolsas de plástico con peces dentro, podéis darle la voluntad y coger una de las bolsas.. la tradición dice que devolver los veces al canal da buena suerte.
Es un pueblo precioso te transporta a la antigua China sus callejuelas son una maravilla y casi todos los restaurantes , en la parte trasera ,tienen terrazas que qué dan al canal y por la noche con las luces de los farolillos es una maravilla.
El pueblo tiene unos 36 puentecillos y en cualquier momento puedes cruzar de un lado a otro
Pasear por esas calles, encontrarse de repente otra vez el canal, es una gozada.
Hay bastantes tiendas donde,por 2 euros os visten de chinos y os podéis reír un buen rato porque os peinan con un postizo y os maquillan.
En todas partes es casi obligatorio regatear, con los dedos se entiende uno muy bien.
Hay muchos restaurantes donde comer o cenar eso sí tened en cuenta que el último autobús es a las 10 de la noche y salen cada 30 minutos.. nosotros cogimos el de las 9 de vuelta, a la ida cogimos el de las 11.
La vuelta es muy sencilla porque la estación es redonda y con 5 o 6 puertas tenéis que poneros en la puerta con el número 3 y cuando llegue el autobús os subís y hasta que pare en Shangai.
Para que no os volváis locos buscando la taquilla, los billetes se compran en el mismo autobús pasará una persona cobrando.
En fin , una excursión totalmente recomendable y muy fácil de hacer por tu cuenta, teniendo en cuenta lo difícil que es entenderse allí.
En el hotel no se enteran mucho y dan informaciones contradictorias y dependiendo de quien te lo diga , te dice una cosa u otra. Quisimos que nos proporcionarán un taxi grande o una furgoneta para ir varios, pero nos dijeron que no ,que el máximo eran 5 personas, sin embargo, luego vimos taxis más grandes por la ciudad...
Alguien nos había comentado que una tripulación había ido a uno de estos pueblos en algo organizado desde el hotel ,pero nosotros fuimos incapaces de encontrar a nadie en el hotel que organizase o hubiese organizado nada.
También hay excursiones que se pueden adquirir por internet pero ,sinceramente, para ir a este pueblo no es necesario, ya que eran bastante caras y el pueblo se recorre muy bien sin ningún tipo de guía ,ni nada. Todo muy sencillo y muy fácil .
Lo mejor, antes de salir del hotel ,es tener claro dónde se va y decirlo en Concierge, para que os hagan un papelito como el de la primera foto que os pongo para enseñar al taxista, porque allí no hablan inglés.
Si alguno queréis visitar este pueblo y os surge alguna duda ya sabéis dónde encontrarme.
un dia en el polo
Travel China guide
Hola, he ido acompañando a mi marido en la línea de fin de año a Shangai (también han venido mis hijas de 8 y 10 años) y hemos estado en Zhou jia jiao, uno de los pueblos de agua cercano a Shangai.
Hay otros pueblos cómo Zhouzhuang o Suzhou, que también tienen canales, pero están más lejos y son más grandes, había que coger tren y la estación tambien era muy grande y nos pareció más complicado, porque allí ,cuesta mucho entenderse. Brujuleando en internet, me pareció que Zhou jia jiao,tenía el tamaño adecuado para visitarlo por nuestra cuenta.
Ir a este pueblo es muy sencillo, se coge un taxi en el hotel(unos 3 euros) y se le enseña la foto que os adjunto. Os va a parar en la parada del autobús número 3 (que es el que va a Zhujiajiao) no tiene pérdida (aunque ponga estación es solamente una parada en la calle).
Para aseguraros, le enseñáis el cuadradito 3 de la foto que os mando o comprobais que los caracteres que están encima del horario, en la foto , sean los mismos que pone en el autobús.
Tras unos 45-50 minutos de trayecto( si hay atasco el autobús va por el arcén), llegáis al pueblo. La estación de autobuses muy pequeñita y solo tiene una salida. Allí veréis que en la puerta hay bicicletas de esas con conductor(Rickshaw). Por 2 € , cogimos una, más que nada para que nos dejara en el centro del pueblo y no tener que andar dando vueltas para encontrarlo y así de paso veíamos el recorrido para la vuelta. El trayecto dura unos 5 minutos.
Fijaros desde la bicicleta y a mano derecha ,veréis al pasar la oficina de turismo.
Las bicicletas os dejarán un poquito más hacia delante, volver andando a la oficina de turismo y allí en la puerta(fuera de la oficina) hay unas señoritas en una mesa que te venden entradas para los distintos lugares de visita en el pueblo.
El pueblo se puede visitar gratuitamente y pasear por sus calles, pero comprando la entrada más cara 80 CYN.. unos 10 € puedes entrar en 9 sitios y además incluye el paseo por el canal. La verdad que merece la pena porque si coges una sola atracción más el barco ya son más de 80. Os dan una cartulina con las entradas troqueladas y las van arrancando según visitéis, si tenéis duda con alguno de los sitios que os vayáis encontrando, con enseñar la cartulina os vale,si os arranca una pestaña,podéis entrar,si os lo devuelve sin cortar,no se puede (ja,ja,ja).
Con laventrada, se pueden visitar, unos jardines chinos que son muy bonitos y bastante amplios, unos cuantos templos, una farmacia , la oficina de correos... y subirse a uno de los barquitos que circulan por el canal. Antes de subir unas señoras os ofrecerán unas bolsas de plástico con peces dentro, podéis darle la voluntad y coger una de las bolsas.. la tradición dice que devolver los veces al canal da buena suerte.
Es un pueblo precioso te transporta a la antigua China sus callejuelas son una maravilla y casi todos los restaurantes , en la parte trasera ,tienen terrazas que qué dan al canal y por la noche con las luces de los farolillos es una maravilla.
El pueblo tiene unos 36 puentecillos y en cualquier momento puedes cruzar de un lado a otro
Pasear por esas calles, encontrarse de repente otra vez el canal, es una gozada.
Hay bastantes tiendas donde,por 2 euros os visten de chinos y os podéis reír un buen rato porque os peinan con un postizo y os maquillan.
En todas partes es casi obligatorio regatear, con los dedos se entiende uno muy bien.
Hay muchos restaurantes donde comer o cenar eso sí tened en cuenta que el último autobús es a las 10 de la noche y salen cada 30 minutos.. nosotros cogimos el de las 9 de vuelta, a la ida cogimos el de las 11.
La vuelta es muy sencilla porque la estación es redonda y con 5 o 6 puertas tenéis que poneros en la puerta con el número 3 y cuando llegue el autobús os subís y hasta que pare en Shangai.
Para que no os volváis locos buscando la taquilla, los billetes se compran en el mismo autobús pasará una persona cobrando.
En fin , una excursión totalmente recomendable y muy fácil de hacer por tu cuenta, teniendo en cuenta lo difícil que es entenderse allí.
En el hotel no se enteran mucho y dan informaciones contradictorias y dependiendo de quien te lo diga , te dice una cosa u otra. Quisimos que nos proporcionarán un taxi grande o una furgoneta para ir varios, pero nos dijeron que no ,que el máximo eran 5 personas, sin embargo, luego vimos taxis más grandes por la ciudad...
Alguien nos había comentado que una tripulación había ido a uno de estos pueblos en algo organizado desde el hotel ,pero nosotros fuimos incapaces de encontrar a nadie en el hotel que organizase o hubiese organizado nada.
También hay excursiones que se pueden adquirir por internet pero ,sinceramente, para ir a este pueblo no es necesario, ya que eran bastante caras y el pueblo se recorre muy bien sin ningún tipo de guía ,ni nada. Todo muy sencillo y muy fácil .
Lo mejor, antes de salir del hotel ,es tener claro dónde se va y decirlo en Concierge, para que os hagan un papelito como el de la primera foto que os pongo para enseñar al taxista, porque allí no hablan inglés.
Si alguno queréis visitar este pueblo y os surge alguna duda ya sabéis dónde encontrarme.
Suscribirse a:
Entradas (Atom)